L’utilizzo tempestivo di un defibrillatore AED può fare la differenza tra la vita e la morte in caso di arresto cardiaco improvviso. Tuttavia, molti individui non sono adeguatamente preparati per affrontare situazioni di emergenza di questo genere. È qui che entrano in gioco i corsi di formazione al BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), che forniscono le competenze necessarie per utilizzare correttamente un AED e salvare una vita.
E’ aumentato l’interesse in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo di adottare un defibrillatore nelle associazioni sportive dilettantistiche (che seguono all’obbligo già in atto per quelle professionistiche).
I centri hanno l’obbligo di dotarsi di defibrillatore entro 30 mesi dalla data di pubblicazione del decreto legge “Balduzzi” pubblicato in gazzetta il dicembre del 2012, proponiamo una serie di norme che tutelano e tranquillizzino l’operatore che andrà ad utilizzare questa attrezzatura, opponendosi ad una serie di fraintendimenti legati all’impossibilità di urianimare a chi non abbia conseguito particolari studi e pratiche profesionali.
In questo articolo, esploreremo l’importanza dei corsi di formazione BLSD e come essi siano diventati un elemento cruciale nella diffusione della conoscenza e delle abilità di primo soccorso. Vedremo quali sono i contenuti di questi corsi, chi può parteciparvi e come si svolgono.
Indice dei contenuti
ToggleLegge n° 120 3 aprile 2001 Art 1
E’ consentito l’uso del defibrillatore semi-automatico ( DAE) in sede extra-ospedaliera anche la personale non medico nonche’ al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nell’attivita’ di rianimazione cardio-polmonare.
Accordo Stato-Regioni 27 febbraio 2003 Art 2 , comma b1
L’operatore che somministra lo shock con il defibrillatore semi-automatico (DAE) e’ responsabile non della corretta indicazione di somministrazione dello shock che e’ determinato dall’apparecchio, ma dell’esecuzione di questa manovra in condizioni di sicurezza per se stesso e per tutte le persone presenti intorno al paziente.
Decreto Ministero della Salute 18 marzo 2011 ; Allegato 1, art 2 , comma d1
L’operatore che somministra lo shock con il defibrillatore semi-automatico (DAE) e’ responsabile, non della corretta indicazione di somministrazione dello shock che e’ determinato dall’apparecchio, ma dell’esecuzione di questa manovra in condizioni di sicurezza per se stesso e per tutte le persone presenti intorno al paziente.
Una volta avuto il defibrillaotre sarà obbligatorio un aggiornamento periodico e una manutenzione programmata dell’apparecchiatura ll nostro centro cura:
1. Formazione del personale all’uso del AED
2. Fornitura di differenti modelli di AED
3. Pezzi di ricambio monouso (elettrodi respiratori bocca bocca, …)
4. Attrezzatura per la conservazione dei AED in ambiente pubblico e privato, con custodie allarmate e climatizzate.
5. La Legge n.120 del 3 aprile 2001 ha esteso l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) anche al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attivita’ di rianimazione cardio-polmonare.
Il Decreto 24 aprile 2013 ha definito quali sono le attività che hanno l’obbligo di tenere nei propri locali un DAE.
Campo di applicazione:
– Società sportive professionistiche
– Società sportive dilettantistiche
Facendo riferimento alla normativa nazionale l’obbligo di dotazione DAE si estende a:
– Strutture operanti nel sistema di emergenza sanitario extraospedaliero;
– Ambulanze deputate alle funzioni di trasporto sanitario e trasporto sanitario semplice;
– Servizi delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, accreditate o autorizzate;
– Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Capitanerie di Porto, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ecc;
– Strutture sanitarie (ambulatori) e territoriali (studi medici, ambulatori dentistici, ecc.)
Facendo riferimento alle normative regionali, si suggerisce la dotazione di DAE anche per:
– Compagnie, Enti, Ditte, Associazioni, ecc. ove vi sia un elevato afflusso di utenti (centri commerciali, hotel, ipermercati, centri fitness, stadi, stazioni ferroviarie, ecc.);
– Istituti scolastici di ogni ordine e grado
Finalità
Salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale.
Esclusioni
Società sportive professionistiche o dilettantistiche che svolgono attività con ridotto impegno cardiocircolatorio (bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili).
La dotazione del defibrillatore semiautomatico entro quando deve avvenire?
Entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto per le Società professionistiche;
Entro 30 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto le Società dilettantistiche.
Quando la Società sportiva svolge l’attività presso spazi pubblici o, comunque, in affitto, a chi spettano l’acquisto e la manutenzione del DAE?
L’acquisto e la manutenzione del DAE spettano alla Società.
E’ consentita l’associazione per l’acquisto e la manutenzione del DAE da parte di Società che operano nello stesso impianto sportivo.
L’acquisto e la manutenzione del DAE può essere demandato al gestore dell’impianto attraverso un accordo che definisca le responsabilità in ordine all’uso e alla gestione.
Caratteristiche del DAE
– Devono essere marcati CE come dispositivi medici ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale (Dir. 93/42/CEE, D.lgs. n.46/97);
– Devono essere resi disponibili all’utilizzatore completi di tutti gli accessori necessari al loro funzionamento, come previsto dal fabbricante;
– Devono essere sottoposti alla manutenzione secondo la periodicità indicata annuale d’uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati elettromedicali;
– Devono essere mantenuti sempre in condizioni di operatività, con batterie aventi carica sufficiente per il funzionamento;
– Deve essere incaricato un referente addetto alla verifica del funzionamento;
– Se posizionati in luoghi aperti al pubblico, si raccomanda di prevedere l’utilizzo di contenitori esterni con mecca nismi automatici di segnalazione che si attivano al prelievo del disposi-tivo con segnalazione immediata alla Centrale Operativa 118;
– Deve essere posizionato in luogo facilmente accessibile e fornito della segnaletica di sicurezza che ne permetta una facile e repentina individuazione;
– Tutti i soggetti presenti devono essere messi conoscenza tramite opuscoli e cartellonistica della presenza del DAE;
– Tutti i soggetti, che sono tenuti o che intendono dotarsi di DAE devono darne comunicazione alla Centrale Operativa 118 territorialmente competente, specificando il numero di apparecchi, la specifica del tipo di apparecchio, la loro dislocazione, l’elenco degli esecutori in possesso del relativo attestato. Ciò al fine di rendere più efficace ed efficiente il suo utilizzo o addirittura disponibile la sua localizzazione mediante mappe interattive.
Formazione
– I corsi di formazione mettono in condizione il personale di utilizzare con sicurezza i DAE e comprendono l’addestramento teorico-pratico alle manovre di BLSD(Basic Life Support and Defibrillation), anche pediatrico quando necessario;
– I soggetti a cui affidare il ruolo di first respondere sono individuati verificando le loro attitudini al ruolo stesso, la loro disponibilità e presenza nell’impianto;
– La presenza di almeno un soggetto formato deve essere presente durante le gare e gli allenamenti;
– Il numero di soggetti formati è relativo al numero di DAE a disposizione, dove sono posizionati e dal tipo di organizzazione presente;
– Per il personale formato deve essere prevista l’attività di retraining ogni due anni;
l’attività di soccorso non rappresenta per il personale formato un obbligo legale che è previsto soltanto per il personale sanitario.
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